Il triste SHOW delle MINORANZE

Nell'ultimo Consiglio Comunale, del 3 Febbraio 2022, assistiamo all'ennesimo teatrino delle minoranze Olivo & Co. che, con stile patetico e ormai sempre più vicino a quei "cattivi" politicanti di un tempo, hanno dimostrato quanto a loro interessi più sbraitare e fare caciara che discutere della vita dei cittadini di Romano. 

La grande questione? Il rigetto di una interpellanza ed una interrogazione, depositato dalle minoranze a pochi giorni dall’ultimo triste avvenimento che ha colpito l’Amministrazione e che avevano ad oggetto questioni meramente personali e pretestuose. Il rigetto delle stesse, pertanto, è stato motivato con la totale mancanza di inerenza alle decisioni amministrative e alla vita dei cittadini, come previsto dal nostro Regolamento Comunale. 

Discutere dunque, in sede di Consiglio Comunale, della futura "casa del Sindaco" o, peggio, del lavoro di un familiare di quest’ultimo, non è certo di interesse pubblico ma solo morboso gossip, nato per screditare l'avversario politico. Come se un consigliere di maggioranza presentasse un'interrogazione per chiedere lumi su quell'operazione immobiliare che ha visti coinvolti un ex sindaco e un parente strettissimo di un responsabile di settore di quegli anni, proprio qui, nel Comune di Romano d'Ezzelino. 

La questione "casa del Sindaco" (e confidiamo sia così anche per la questione "casa dell'ex Sindaco") ha, però, una risposta molto più semplice di quanto si pensi: è tutto legittimo e legale e, come un privato cittadino, anche un Sindaco, marito e padre, può badare alle proprie questioni domestiche. Se così non si crede, invitiamo le malelingue a sporgere denuncia ma ad essere anche altrettanto pronti a riceverne una per diffamazione

Allora ci chiediamo: davvero le argomentazioni di dibattito, da parte di questi ex amministratori, si riducono a questo? Davvero la politica di Romano deve ridursi ad assistere a consiglieri che urlano, sopra tutti e tutto, interrompendo continuamente la discussione e mancando di rispetto, anche al Segretario Comunale, in modo vergognoso e volgare? Confidiamo che i cittadini di Romano siano ormai stanchi di questo stile di fare politica, molto vicino ai “poltronari” della politica capitolina ma che nulla porta, se non a pochi fatti e grandi perdite di tempo.

Siamo indignati, si, lo siamo: in Consiglio Comunale il gioco delle parti è doveroso e, se fatto con rispetto e contenuti, anche costruttivo. Non è ciò a cui ci hanno abituato in questi oramai 5 anni i nostri predecessori, che, ahi noi, hanno perso, ancora una volta, l’occasione di dare al confronto un tono degno e adeguato alla vita amministrativa del nostro a comune.